BOLOGNA PORTICI FESTIVAL
anteprima
26-28 maggio
Teatro del Baraccano
L'anteprima della prima edizione del Festival dei Portici, una grande festa urbana nel segno dell’incrocio tra Creatività e Beni Culturali, sarà dal 26 al 28 maggio 2023 ed inaugurerà Bologna Estate.
Il primo nucleo del festival sarà costituito dai 15 progetti selezionati attraverso i due bandi PON Metro REACT dedicati alla musica e alla danza, che animeranno 12 tratti di Portici bolognesi dichiarati recentemente Patrimonio Mondiale dell'Unesco, che diventeranno oggetto di interventi artistici site specific con il coinvolgimento dei territori e della comunità.
“Chiamiamo Bologna a mettersi al lavoro come cantiere creativo collettivo - è il commento del sindaco Matteo Lepore -. Il coinvolgimento delle realtà artistiche locali e della cittadinanza, unito all’apporto di ospiti e collaborazioni nazionali ed internazionali, metterà la nostra città sotto i riflettori. Una città aperta, inclusiva e accogliente, caratterizzata da un fermento creativo speciale e da un ‘bene comune’ come i Portici, che nella loro caratteristica di spazio pubblico-privato rendono unica la nostra città”.
Uno dei 7 progetti selezionati per la parte musicale è il nostro VoltONE. Orchestra Need Experience, progetto interdisciplinare per avvicinare all’opera lirica, alla danza e alla musica sinfonica. Il nucleo centrale del progetto è l’Opera AIDA, a partire dalla quale si irradieranno tutte le attività laboratoriali e di inclusione sociale attraverso le arti. In particolare la capacità della musica di creare relazioni e benessere di comunità, mantenendo il concetto basilare di Orchestra come microcosmo.
PROGRAMMA
26 MAGGIO
ore 18.30 | Voltone del Teatro del Baraccano
INAUGURAZIONE INSTALLAZIONE SAGOME AIDA - IL CORPO DELLE OMBRE
Montaggio delle opere e inaugurazione della mostra delle scenografie ispirate all’AIDA di Giuseppe Verdi, preparate dai ragazzi tra 11 e 13 anni, del Centro ET30 della Cooperativa CSAPSA2, guidati dalla scenografa Sandra Cavallini, durante il percorso l aboratoriale che metteva a confronto culture, geografie e sensibilità.

27 MAGGIO
ore 17 e ore 19 | Voltone del Teatro del Baraccano
RESTITUZIONE AIDA COMMUNITY DANCE LAB
Esito del percorso laboratoriale, a cura di MUVet, che ha l’obiettivo di far risuonare i portici e il voltone del Baraccano con un'AIDA nuova, passando dal corpo e il dialogo tra generazioni che danzano insieme. Se l’Aida è famosa per lo sfarzo delle scenografie, nel laboratorio di comunità si lavorerà - al contrario - sull’intimità dell’umano, nelle sue varie sfaccettature e si cercheranno spunti di riflessione sulle dinamiche sociali che pure attraversano l’opera.
I partecipanti al laboratorio saranno accompagnati al pianoforte da Eleonora Beddini.
28 MAGGIO
ore 21 | Teatro del Baraccano
AIDA, la musica danza nella sabbia
La monumentale opera AIDA, nella versione in musica dell’Orchestra del Baraccano, non chiede forzature spettacolari in scena, né spazi colossali o grandiosità scenografiche.
Ecco che anche gli elefanti potrebbero smettere di marciare, lasciando spazio stupiti e commossi al dramma umano tra vinti e vincitori, in guerra e in amore. Ritroviamo il soffocante gigantismo voluto da Giuseppe Verdi e l’effetto schiacciante sull’anima dei giovani protagonisti, nell’originale riduzione e nell’arrangiamento per organico strumentale a dieci parti reali, nello stile impetuoso del direttore Giambattista Giocoli, nei versi detti e sussurrati da Sandra Cavallini, nella voluta irregolarità metrica del libretto di Antonio Ghislanzoni.
Accenti lirici, tratti trionfali e improvvise sospensioni svelano le delicate profondità dell’opera. Una riduzione e arrangiamento che cercheranno, pur senza i cantanti, di restituire la potenza drammaturgia e sinfonica di quest’Opera e di far arrivare la sua profonda intimità di sentimenti e musicalità, oltre ai momenti maestosi e grandiosi ispirati dalla magnificenza della civiltà egizia.
Contrariamente alla tradizione predominante, che l’ha resa famosa principalmente per lo sfarzo delle scenografie, si vuole presentare quindi una lettura innovativa, incentrata sulla profonda intimità di sentimenti e riflessioni sulle dinamiche sociali.
ORCHESTRA DEL BARACCANO
direttore Giambattista Giocoli
Gabriele Bellu violino
Francesco Maria Parazzoli violoncello
Davide Delaiti flauto
Davide Braco clarinetto
Raffaele Damen fisarmonica
Alice Caradente arpa
Luca Piazzi tromba
Andrea Maccagnan trombone
Gianluigi Paganelli basso tuba
Matteo Rovatti percussioni
riduzione dell’Opera Giambattista Giocoli
arrangiamenti musicali Fabio Codeluppi
voce recitante e adattamento teatrale Sandra Cavallini

I concerti rientrano nel progetto "VoltONE, Orchestra Need Experience. Il benessere del suono nelle dinamiche attive di comunità", Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014 - 2020 REACT EU asse 7 azione 7.1.1, finanziato dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.