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12, 13 e 14 ottobre, ore 21

GIUSEPPE VERDI, RE DEL POP

Il più grande autore “pop” in Italia è stato il Maestro Giuseppe Verdi, a cui nome è indissolubilmente legata anche la Storia dele nostro Paese. Eppure, pur rimandendo la sua musica sempre attuale, gran parte dei giovani oggi non lo conosce o lo ricorda come un autore di musica “classica”, genere riservato ad una elite del pubblico.
Questo progetto si propone di gettare un nuovo ponte per avvicinare al suo lavoro chi associa il nome Verdi semplicemente ad una “piazza” cittadina o al passato, ma al contempo anche incuriosire chi già lo ama ignorando però il percorso umano che ha generato la sua grandezza. 
Verdi è un autore assolutamente “popolare”. Un episodio del film “Casa Ricordi” racconta che capitando casualmente nei disordini tra la folla in subbuglio e i militari che stavano per sparare, tutto si bloccò nel momento in cui lo riconobbero: i due opposti schieramenti si misero a cantare “Va pensiero” e deposero le armi. Vera o falsa che fosse questa vicenda, è un segno emblematico che certifica la potenza universale delle sue composizioni e il rispetto che tutti riconoscevano a questo genio della musica. 
Sono tanti invece i reali aneddoti sulla sua vita ricordati con maestria da Maurizio Garuti, autore che ha pubblicato numerosi libri e firmato testi teatrali per Ivano Marescotti e Vito, in uno spettacolo che oltre a divertire ed emozionare, rappresenta una proposta artistica dall'alto valore didattico e culturale.
Il format proposto è una piéce di teatro-canzone diretta da Francesca Calderara, interpretata da Franz Campi, che si è già cimentato in diverse occasioni nel genere e che ha riportato numerosi successi anche come autore musicale, Maurizia Cocchi, attrice versatile particolarmente a proprio agio nei ruoli brillanti, ed un attore comico-cantante di grande esperienza e dal prestigioso curriculum come Eraldo Turra.
L'arrangiamento delle musiche del Maestro, a volte riproposte in chiave ironica e declinate in generi musicali moderni, sono affidate alla pianista e percussionista Alice Zecchinelli

Il testo racconta in chiave ironica e divertente l'incontro di due vecchi amici che in gioventù suonavano in una band. Una ha lasciato la musica per rifugiarsi in un impiego sicuro mentre l'altro ha perso il senno della ragione e a giorni alterni crede di essere una volta Lucio Dalla, un'altra Fred Buscaglione, un'altra ancora Lucio Battisti... Ma nel momento dell'incontro con la vecchia amica si trasforma in Giuseppe Verdi. E mentre l'accompagna verso il suo luogo di lavoro, si lascia andare ai ricordi alternando spassosissimi o dolorosi aneddoti della vita del Maestro. Durante il cammino la coppia viene intercettata da un personaggio strano, un lavoratore precario, un clochard.. che viene coinvolto nell'intreccio dei surreali deliri dello sciroccato e si trova ad interpretare con convinzione alcune delle più celebri arie verdiane. 
E allora il testo diventa anche una fotografia del disagio di una fascia di persone in difficoltà, purtroppo sempre più numerosa, che abitano le nostre metropoli alla ricerca di una dimensione che permetta loro di esistere e vivere dignitosamente.

Leggerezza, ironia e denuncia sociale riescono così a trasformare un brillante racconto in un potente lasciapassare per entrare nel mondo della Lirica e in particolare in quello del genio di Giuseppe Verdi. 

regia Francesca Calderara

con Franz Campi e Maurizia Cocchi

tenore Eraldo Turra

rielaborazioni musicali Alice Zecchinelli

Biglietto 12€ (intero), 10€ (ridotto)

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