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5 agosto, ore 21.15
Cappella Artemisia

UN RITRATTO DI ISABELLA LEONARDA

musica conventuale del '600

Suor Isabella Leonarda (6 settembre 1620 - 25 febbraio 1704), “la musa novarese”, fu la più prolifica di tutte le compositrici secentesche, sia dentro che fuori le mura del convento.

Entrò nel collegio di S. Orsola sedicenne e vi rimase per 68 anni, servendo il monastero nelle vesti di madre vicaria, superiora e consigliera. Pubblicò ben 20 raccolte di mottetti ed altre opere, quasi 200 composizioni che comprendono praticamente ogni genere di musica sacra della sua epoca: Messe, Vespri, mottetti in latino e italiano per 1-4 voci con e senza violini, e una raccolta di sonate per 1 e 2 violini, l’unica raccolta completa di musiche strumentali dell'epoca composte da una donna italiana.
La Cappella Artemisia vorrebbe festeggiare questa donna eccezionale, la cui vasta produzione rimane largamente e ingiustamente sconosciuta.

Cappella Artemisia è un ensemble di voci e strumenti dedicato alle musiche dei monasteri femminili italiani del '500 e del '600.

Il repertorio comprende sia opere sconosciute composte dalle suore stesse, che brani scritti da compositori più noti, ma proposti, spesso per la prima volta, nella loro guisa originale, cioè senza voci maschili.

Le musiciste sono tutte esecutrici specializzate e affermate nel campo della musica antica.

Collaborano regolarmente con altri complessi quali Il Concerto Italiano, L’Accademia Bizantina, La Venexiana, L’arte dell’Arco, Mala punica, La Reverdie, La Risonanza, Cantar lontano, ModoAntiquo, L’Accademia Strumentale ed altri.
Dal 1991, l’ensemble ha avuto lusinghieri riscontri, sia per la rarità e l'originalità del suo repertorio, sia per l'alta qualità delle sue esecuzioni. E’ stata invitata ai più prestigiosi festivals di musica antica in Europa e Nord America.

Nel 2018 ha inciso il suo 9º CD: I mottetti della monaca pavese Bianca Maria Meda (1619).
Il nome di Cappella Artemisia si ispira alla pittrice Artemisia Gentileschi, una figura significativa nell'Italia secentesca il cui valore artistico comincia finalmente a guadagnarsi il riconoscimento che merita.

Biglietto unico 10€

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